lunedì 28 dicembre 2009

Personal Jesus

Buongiorno!
Non ho scritto neanche un post in questo mese! Shame on me!
Cerco di recuperare in extremis esponendovi il mio commento su uno degli ultimi libri che ho letto per mio diletto: Personal Jesus - Parla il vocalist dei Depeche Mode (si, si, ancora loro! XD). Quindi si tratta di una lettura che risale a qualche settimana fa, visto che da dicembre ho dovuto riprendere in mano i testi universitari per gli imminenti esami della sessione invernale.
A proposito di esami: ho sostenuto la parte scritta di diritto pubblico - esame incubo! - e fortunatamente l'ho passato con un 24! Non è il massimo dei voti, possibili ma nemmeno così schifoso e comunque posso alzarlo di qualche punto quando sosterrò la parte orale a gennaio. Incrociate le dita per me!

Ed ecco il mio commento a Personal Jesus - Parla il vocalist dei Depeche Mode

Si tratta di una raccolta di dichiarazioni fatte dal mitico cantante dei Depeche Mode, Mr. Dave Gahan, dagli anni '80 fino al 2000 (esclusi gli ultimissimi anni corrispondenti agli album Playing The Angel e Sounds of the Universe), ovvero più o meno fino a quando esce dal tunnel della droga e mette su famiglia con Jennifer Sklias (baciamo le mani a questa donna che ce lo mantiene così bello e in forma!).

Le citazioni sono divise in decenni ('80, '90, 2000) e non sono accompagnate da alcun commento. Sono sistemate indicativamente in ordine cronologico (anche se non c'è specificato per ogni citazione la data in cui è stata proferita e questa - secondo me - è una pecca), però si riesce a farsi un'idea piuttosto chiara della storia di Dave Gahan in particolare e dei DM a grandi linee.

Si va dai primi anni a Basildon, l'infanzia e l'adolescenza difficili, i casini combinati da Dave sin da piccolo, l'assunzione di droghe a partire dai 12 (!!!) anni. Poi la nascita dei DM, i primi successi che però non permettevano loro di vivere solo di musica, l'amore per la prima moglie e la nascita del figlio Jack.
Si entra nella fase nera con l'abbandono della famiglia per la fuga con quella zoccola (scusate il termine scurrile ma se lo merita tutto!) di Theresa Conroy, la caduta nel mondo delle droghe pesanti e gli ovvi conseguenti problemi su se stesso, sui DM (in primis l'abbandono di Alan Wilder), sui rapporti con la famiglia, ecc.
Di questo periodo buio e maledetto si riesce a percepire bene il senso di vuoto, di solitudine, di disperazione, il desiderio di autodistruzione provate dal cantante all'epoca.

"Il fatto è che volevo scomparire. Volevo smettere di essere me stesso, volevo smettere di vivere in questo corpo."
(pg. 78)

Ecco quindi i tentativi di suicidio (davvero sconvolgente l'episodio in cui Dave, al telefono con la madre, le dice di aspettare in linea e va in bagno a tagliarsi le vene, per poi ritornare nuovamente al telefono come se nulla fosse) e l'arresto cardiaco causato da una dose massiccia di speedball; fino ad arrivare alla luce, in fondo a quel maledetto tunnel nero che per poco non ce lo portava via.
Quello che sto per scrivere non c'è sul libro, ma sappiate che oggi Dave Gahan è un salutista (tutto tofu, yoga e bottiglietta d'acqua sempre alla mano :D), un amorevole padre di famiglia e devoto marito, ormai libero dall'incubo della droga da oltre 13 anni!

"Adesso ho capito che nella vita occorre la calma, bisogna rallentare e fermarsi per ascoltare cosa ci sta succedendo dentro. E' difficile fare questo oggi perché oggi è tutto frenetico, e non si può farlo nella stanza degli Zombie; ma ci riesci se resti tranquillo e rallenti i movimenti..."
(pg. 105-106)

W Dave Gahan!
W i Depeche Mode!
Vi adoro!

Stelline: 5

Dettagli:
"Personal Jesus - Parla il vocalist dei Depeche Mode"
Editore: Blues Brothers Editore
Anno: 2009
Pag. 160
Prezzo: 10€

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